Cascata delle Marmore

La Cascata delle Marmore, ammirata nei secoli per la sua bellezza, appare come una scrosciante colonna d’acqua nebulizzata e distribuita su tre salti, avvolgendo la flora circostante, coprendo un dislivello di 165 metri. Lo scenario svelato agli occhi del visitatore è frutto di oltre duemila anni di lavoro da parte dell’uomo che, a partire dall’età romana, ha tentato di canalizzare le acque del fiume Velino per farle precipitare nel sottostante fiume Nera. All’ombra di queste imponenti cascate, è possibile passare dei momenti unici con la propria famiglia e gli amici, visitando il balcone degli innamorati, ammirando l’ammaliante arcobaleno delle Marmore oppure svolgendo entusiasmanti attività nelle immediate acque circostanti come Rafting, Hydrospeed e Torrentismo. Gli ospiti del nostro Hotel, potranno acquistare i biglietti per la visita della Cascata ad un prezzo vantaggioso!

Lago di Piediluco

Situato all’estremità sud-orientale dell’Umbria, al confine con il Lazio, stretto tra i monti Luco e Caperno, il lago di Piediluco (il più grande lago naturale dell’Umbria dopo il Trasimeno) assomiglia molto a un lago alpino, anche se il profilo dei rilievi boscosi che si riflettono nelle sue acque è assai più dolce. Negli ultimi decenni e’ stato molto apprezzato come luogo ideale per divenire centro renderò nazionale con attività’ permanente.

Terni

La città di Terni è oggi il centro abitato principale dell’omonima conca, nonché una delle città più importanti e popolose dell’Italia Centrale e dell’area appenninica. Si sviluppa sulle rive del fiume Nera e del fiume Serra. In una vasta e fertile conca circondata dall’Appennino umbro-marchigiano e dal subappennino laziale. Per tutta l’età moderna Terni non fu altro che una città di piccole dimensioni della campagna umbra fino a quando, nel XIX secolo, lo sviluppo industriale e ferroviario portarono la città, in un periodo di tempo relativamente breve, ad un radicale cambiamento della sua economia e dei suoi equilibri sociali. Nel corso della seconda guerra mondiale ha subìto pesanti bombardamenti che, però, non hanno impedito alla città di rimanere uno dei fulcri dell’economia umbra ed italiana. È soprannominata “La Città d’Acciaio”.

Amelia

Amelia, anticamente nota con il nome di Ameria, creata da Ameroe, è una città di origini antichissime: fu certamente tra i primi centri italici con la testimonianza delle mura ciclopite di straordinaria bellezza. Città di confine, prima umbra poi romana, Amelia vanta numerose testimonianze del suo passato: oltre alla cinta muraria, che costituisce il monumento più importante, citiamo l’interessante centro storico, che si estende per circa 25 ettari, con le sue stratificazioni, i numerosi palazzi rinascimentali, le chiese, resti di mosaici e terme. Amelia ha avuto un periodo molto florido nell’era Romana, tanto da essere annoverata tra le città umbre più importanti, con la possibilità di coniare una moneta propria e l’assunzione dello status di Municipio dopo essersi alleata con Roma.

Narni

Caratteristica città umbra con forti connotati medioevali, conserva ancora numerose testimonianze storiche e archeologiche. L’area narnese ospitò popolazioni già dal Neolitico, mentre le prime testimonianze storiche risalgono al 600 a.C., come disse Livio menzionando Nequinum (Narni) e i suoi abitanti. Nel 299 a.C. fu conquistata dalle truppe romane che la trasformarono in Colonia Latina, con il nuovo nome di “Narnia”, toponimo tratto dal fiume Nahar che scorreva ai suoi piedi, odierno fiume Nera, che in lingua indoeuropea significa proprio fiume.

San Gemini

Celebre per le terme (e per l’omonima ottima marca di acqua minerale), ma notevole soprattutto per la bellezza del centro storico, ben conservato e caratterizzato da morfologia e aspetto tipicamente medievali. Il centro abitato di San Gemini sorge sui resti di un piccolo insediamento di epoca romana, lungo il tracciato dell’antica via Flaminia.

Todi

Fu fondata tra l’VIII ed il VII secolo a.C. dagli Umbri su un colle situato sulla riva sinistra del Tevere, a circa 400 metri di altitudine e a breve distanza dal territorio abitato dagli Etruschi, col nome di Tutere, che significa “Città di confine”. Secondo la leggenda, inizialmente la città doveva essere costruita ai piedi del colle, sulla riva sinistra del Tevere, ma la tovaglia con cui i fondatori stavano facendo colazione fu presa da un’aquila che, volando, la lasciò cadere sulla cima del colle. Questo accadimento venne interpretato come un segno degli dei, così i fondatori decisero di spostarsi e costruire la città in cima al colle.

Spoleto

Spoleto si trova all’estremità meridionale della Valle Umbra, una vasta pianura alluvionale generata in epoca preistorica dalla presenza di un vasto lago, Illacus Umber, prosciugato definitivamente nel Medioevo, dopo il suo impaludamento, con delle opere di bonifica. La città si è sviluppata sul colle Sant’Elia, un basso promontorio collinare alle falde del Monteluco, e più in basso fino alle rive del torrente Tessino; ad est è contornata dai monti che delimitano la Valnerina. Oggi città’ di cultura di fama mondiale con l’affermato evento annuale del Festival dei Due Mondi.

Orvieto

Orvieto, una delle città più antiche di Italia, deve le sue origini alla civiltà etrusca: i primi insediamenti risalgono al IX° secolo a.C. e si localizzarono all’interno delle grotte tufaceericavate nel massiccio su cui sorge attualmente la cittadina umbra.

Sebbene la fama di Orvieto sia profondamente intrecciata con quella del suo magnificente duomo, la città offre numerosi spunti e itinerari storico-artistici, proprio in virtù delle sue antiche origini. Arroccata su di una rupe, inoltre, Orvieto offre scorsi panoramici davvero splendidi.

Ferentillo

Le origini del paese risalgono all’VIII secolo e la sua storia è legata a quella dell’abbazia di San Pietro in Valle, a difesa della quale, nel 1200, furono eretti due castelli. Prima libero comune, poi sotto la signoria dei Cybo e degli Ancaiani, lottò a lungo contro Montefranco e Spoleto. Le vicende di Ferentillo seguirono sempre quelle dell’abbazia e il feudo abbaziale tentò di rendersi indipendente sia dal Ducato di Spoleto sia dal Capitolo Lateranense.
Il territorio divenne piccolo stato nel 1484 grazie a Papa Innocenzo VIII Cybo, che nominò primo Signore suo nipote Franceschetto Cybo. Questi sposò Maddalena dè Medici e nel 1515 suo figlio, Lorenzo Cybo, prese in moglie Ricciarda Malaspina unendo così Ferentillo al Principato di Massa Carrara e Piombino. La signoria Cybo durò fino al 1730, quando passò al duca Nicolò Benedetti ed ai Montevecchi di Fano. Diventò Comune con l’Unità d’Italia